Lanciata durante il Google I/O 2022, l’ultima versione di Flutter porta con sé importanti novità. Scopriamole insieme al nostro programmatore Marco Neè.
Flutter 3.0, arriva il supporto per MacOS e Linux
In soli 4 anni dalla data di rilascio di Flutter 1.0 beta, il framework multipiattaforma di Google è cresciuto incredibilmente, e grazie allo sforzo di Google e della vastissima community sono nati tools sempre nuovi e packages per ogni necessità.
Con questa versione Flutter ha raggiunto la completa maturità, andando a rispettare quanto promesso e fornendoci gli strumenti per sviluppare su sei piattaforme distinte con una singola code-base. Ad iOS, Android, Web e Windows si aggiunge finalmente il supporto per MacOS e Linux.
Le altre principali novità di Flutter 3.0
Migliorato il supporto per Firebase
Il 63% degli sviluppatori Flutter utilizza almeno uno fra i vari servizi offerti da Firebase. La suite di pacchetti (Flutterfire) verrà supportata direttamente da Firebase e considerata come parte integrante del servizio. Vedremo poi nascere pacchetti UI dedicati alle varie funzionalità di firebase come l’autenticazione pronti da integrare nella propria app.
Flutter Casual Games Toolkit
Google comincia a dedicare le proprie risorse al mondo dei game developer con il Casual Games Toolkit, da affiancare al game engine Flame.
Sviluppo per macOS, Linux e Foldable Devices
Come già accennato sarà possibile sviluppare un’applicazione totalmente multipiattaforma, tagliando di molto i tempi di sviluppo di versioni alternative dell’app.
A questo si aggiunge il supporto per i device Foldable grazie ad una collaborazione con Microsoft. Questo consentirà allo sviluppatore Flutter di raggiungere una fetta di pubblico ancora più estesa.
Flutter: cosa ci aspetta?
Flutter ha ormai raggiunto l’obbiettivo iniziale di fornire un framework robusto in grado di supportare tutte le maggiori piattaforme. Sono quest le basi su cui Google vuole continuare a costruire, non certo un punto di arrivo.
Possiamo immaginare che, raggiunta una milestone di questo tipo, Google si dedicherà a rendere l’esperienza di sviluppo sempre più scorrevole e veloce, puntando ad aumentare la produttività piuttosto che aggiungendo ulteriori features. Staremo a vedere.