Continua il nostro focus su Spring Boot, il framework che rende semplice l’utilizzo di Spring per lo sviluppo di applicazioni stand-alone. Spring Boot offre infatti una serie di funzionalità che rendono facile configurare e avviare un’applicazione Spring in pochi passaggi: vediamo le più interessanti.
Come Spring Boot semplifica la configurazione delle app?
Uno dei modi in cui Spring Boot semplifica la configurazione delle applicazioni è offrendo la possibilità di gestire le configurazioni attraverso file di properties o YAML, in modo da non dover scrivere codice Java. Spring Boot cerca questi file in diverse posizioni, ad esempio in classpath o nella directory di lavoro dell’applicazione; è anche possibile specificare un percorso personalizzato per il file di configurazione utilizzando il flag spring.config.name all’avvio dell’applicazione.
Oltre ai file di properties e YAML, Spring Boot dà l’opportunità di gestire le configurazioni attraverso l’utilizzo di valori di configurazione iniettati come proprietà di bean di Spring. Ciò può essere fatto utilizzando l’annotazione @Value, che consente di specificare un valore di configurazione come stringa interpolata. Ad esempio:
@Value("${my.config.property}") private String myConfigProperty;
Spring Boot permette anche di gestire le configurazioni attraverso l’utilizzo di profili di configurazione. Questi consentono di avere configurazioni diverse per diverse ambienti, ad esempio sviluppo, test o produzione. È possibile attivare un profilo di configurazione specifico impostando il flag spring.profiles.active all’avvio dell’applicazione; Spring Boot cerca quindi i file di configurazione per il profilo specificato e li carica in precedenza rispetto alle altre configurazioni.
E ancora, con Spring Boot si possono gestire le configurazioni attraverso l’utilizzo di valori di configurazione esterni, ad esempio da un server di configurazione centralizzato come Apache ZooKeeper o HashiCorp Consul. Ciò può essere fatto utilizzando il supporto per la configurazione di Spring Cloud Config.
Spring Boot e le variabili d’ambiente
Spring Boot può gestire le configurazioni attraverso le variabili d’ambiente in diversi modi:
- Innanzitutto, è possibile utilizzare le variabili d’ambiente per sovrascrivere i valori di configurazione specificati in un file di properties o YAML. Ad esempio, se si dispone di una proprietà di configurazione chiamata “app.name” nel file di configurazione, è possibile sovrascriverla utilizzando la variabile d’ambiente “APP_NAME”.
- Le variabili d’ambiente possono essere utilizzate per attivare un profilo di configurazione specifico utilizzando la variabile d’ambiente “SPRING_PROFILES_ACTIVE”. Ad esempio, se si imposta “SPRING_PROFILES_ACTIVE=prod”, Spring Boot cerca i file di configurazione per il profilo “prod” e li carica in precedenza rispetto alle altre configurazioni.
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